Il lutto

Il processo di elaborazione di un lutto, a seguito della morte di una persona cara, avviene gradualmente e si può riattivare più volte nel corso di una vita, ogni volta che si sperimenta una perdita.

Di solito, crescendo, aumentano la consapevolezza e la capacità di affrontare le esperienze dolorose.

Solitamente, la prima esperienza di perdita di una persona cara rappresenterà la base per le esperienze future di perdita.

Per questo motivo è molto importante prendersi cura dei bambini che sperimentano una perdita, attraverso una condivisione dei vissuti relativi ad essa.

La morte di un genitore, ad esempio, è l’esperienza più dolorosa che un bambino possa affrontare, poiché coincide con la perdita di sicurezza e affetto della persona deceduta, di cui il piccolo ha ancora tanto bisogno. Affinchè il bambino possa abituarsi a tale mancanza è necessario un processo lento e graduale.

E’ importante far sapere a chi vive un lutto che il rapporto che si aveva con il defunto permane, ma si trasforma in una relazione che da “fisica” diventa qualcos’altro.

Il lutto irrisolto è un’esperienza che può portare conseguenze fino alle generazioni successive, come se ci fosse una trasmissione del dolore.

L’esperienza del lutto è da considerarsi una delle determinazioni che influenza la vita psichica dell’essere umano, e che fin dall’infanzia può alterare la situazione emotiva interiore.

La società oggi fa passare il messaggio del lutto come esperienza da rimuovere il prima possibile, come se fosse un’esperienza proibitiva, e spesso i bambini vengono tenuti all’oscuro di certe dinamiche, lasciando cosi molti non detti nella mente dei più piccoli.

Sarebbe invece di maggior supporto vivere il lutto nella sua pienezza, rituali annessi, come ad esempio avere un punto o un luogo dove poter rimanere in relazione con la persona cara.

“ LA PERMANENZA DEL DOLORE QUANDO SI VIVE UN LUTTO E’ L’ALTRA FACCIA DELL’AMORE”.

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