La fame emotiva

Puo’ capitare di mangiare alla ricerca di conforto, che può generare ansia e stress, e danni per la salute.
Perchè il cibo può’ rappresentare un bisogno emotivo? Cosa lega emozione e alimentazione?
Se ci pensiamo si dal momento in cui veniamo concepiti inizia il nostro rapporto con il cibo, già dal seno della mamma parte la sperimentazione con la relazione tra emozione e cibo; se il bambino piange, la risposta della mamma è il nutrimento, e questo genera una risposta di tipo relazionale sia per la mamma che per il bambino.

Potrebbe essere che fin da piccoli si possa apprendere che il cibo calma, ma non è propriamente cosi’. In realtà quello che calma fin da bambini è il contatto con il corpo materno.
Solitamente quello di cui il cervello ha bisogno quando si sente stanco o agitato, quindi per calmarsi ricerca cibi ricchi di carboidrati/zuccheri, e in questo modo non si fa altro che alimentare una fame “chimica” che genera scompensi a livello dell’insulina ad esempio e quindi questa potrebbe essere una causa dell’aumento di peso.

Bisognerebbe essere strategici in questi casi e cercare di ascoltare il nostro corpo prima di “tuffarci” nel cibo senza esserne consapevoli, chiederci come stiamo e perché sentiamo questo bisogno?
Poi mangeremo lo stesso quello che abbiamo davanti a noi, ma essere consapevoli del motivo per cui lo stiamo facendo già potrebbe essere un primo passo verso la cura di noi stessi.

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