Tricotillomania

La tricotillomania, che consiste nello strapparsi in maniera ripetitiva i capelli e/o peli, è un disturbo ancora poco conosciuto.

Questo disturbo comporta numerose conseguenze per chi ne soffre, dal punto di vista sia fisico che psicologico.

Difatti, il paziente può arrivare a causarsi sanguinamento cutaneo, ma non solo; le ripercussioni sul corpo e sulla salute possono essere molte.

Per quanto riguarda le conseguenze psicosociali, questo disturbo influisce in maniera significativa sulla qualità della vita, andando ad intaccare sia la sfera lavorativa che sociale del soggetto affetto.

I pazienti che soffrono di tricotillomania presentano difficoltà di concentrazione derivanti dall’incapacità di inibizione dello strappo di capelli o peli, e la frustrazione che ne deriva può portare al mancato rispetto degli impegni lavorativi o scolastici, oppure all’evitamento delle attività sociali.

Questi individui percepiscono sé stessi come socialmente isolati, irritabili, depressi e poco attenti, e generalmente riportano emozioni negative, quali vergogna e frustrazione per l’incapacità di controllare gli strappi.

Vengono inoltre sperimentati forti sensi di colpa e di imbarazzo, che portano chi è affetto da questo disturbo ad investire molte energie nel celare aree glabre, con acconciature o make-up particolari, e a mantenere segreto il proprio problema anche ai parenti e amici più stretti.

La ridotta autostima di queste persone può dipendere sia dalla presenza di aree glabre sia dalla frustrazione derivante dall’incapacità di controllare lo strappo, inizialmente messo in atto per ridurre lo stress della vita quotidiana.

La tricotillomania si manifesta più comunemente nei bambini tra i 2-6 anni di età e negli adolescenti, soprattutto durante il periodo che coincide con la pubertà. La fascia più colpita è compresa tra i 9 e i 13 anni.

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